Diverse aziende stanno progressivamente adottando programmi di yoga per i propri dipendenti. Alcune aziende lo scelgono come intervento per moderare lo stress e aumentare il benessere individuale, altre come benefit o attività di team building.
Ma lo yoga in azienda per gestire lo stress è efficace?
Lo stress
Quando percepiamo qualche problema al lavoro o ci troviamo in un periodo particolarmente duro, diciamo che siamo stressati. Ma che cosa significa sperimentare stress?
Cos’è lo stress
Lo stress è essenzialmente una risposta di adattamento all’ambiente che ci circonda.
Quando ci troviamo di fronte ad uno stimolo che ci attiva, il nostro corpo si predispone per rispondervi nel modo migliore possibile. Infatti, in presenza di uno stimolo (anche detto stressor), il nostro organismo si modifica, aumentando la produzione di ormoni (come l’adrenalina e il cortisolo) che preparano l’organismo a reagire.
L’obiettivo di queste modificazioni è quello di rispondere allo stressor adattandosi e stabilendo un nuovo stato di equilibrio. Infatti, lo stress non è solo negativo: l’eustress (lo stress positivo) ci aiuta a essere più performanti e concentrati.
Se però la presenza dello stressor è prolungata, o è troppo da sopportare per l’organismo, possono sopraggiungere esiti negativi come quelli che percepiamo quando diciamo di essere stressati.
Le conseguenze dello stress
Lo stress di questo tipo è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è importante tenere a mente che individui diversi possono reagire diversamente allo stesso stimolo, e che lo stesso individuo può reagire diversamente a stimoli simili in momenti diversi della propria vita.
Lo stress lavoro-correlato
All’interno dell’ambito lavorativo parliamo di stress lavoro-correlato. Esso è identificato come la disarmonia tra se stessi e il proprio lavoro, nei conflitti tra il ruolo svolto al lavoro e nella vita privata, nell’insufficiente grado di controllo sul proprio lavoro e sulla propria vita.
In Italia è inserito all’interno dei rischi psicosociali presenti nell’ambiente di lavoro e come tale è obbligatoria (secondo il D.Lgs. 81/08) la sua valutazione per la compilazione del DVR (documento di valutazione dei rischi).
Le cause dello stress lavoro-correlato
Ci sono diversi antecedenti dello stress lavoro-correlato. A partire dai fattori sociali (legati alla società in cui viviamo), passando per i fattori organizzativi (come, ad esempio, le politiche del personale o i metodi di produzione), fino ad arrivare ai fattori individuali relativi alle caratteristiche del lavoro (orari, ambiente fisico e sociale, carico di lavoro…).
Le conseguenze dello stress lavoro-correlato
A livello individuale lo stress ha diverse ripercussioni. Alcuni esempi possono essere il decremento della performance, la scarsa concentrazione e la difficoltà ad apprendere. Si può sperimentare tensione, irritabilità, depressione, disturbi del sonno, gastrointestinali e cardiovascolari.
A livello di organizzazione alcuni esiti negativi sono: assenteismo, presenteismo, turnover, diminuzione della performance, errori, incidenti, conflitti.
Lo stress lavoro-correlato si colloca come la seconda forma di malattia professionale dopo i disturbi muscolo-scheletrici ed investe circa il 22% dei lavoratori europei.
Intervenire sullo stress in azienda
Sono disponibili diversi interventi per moderare o prevenire lo stress all’interno dei luoghi di lavoro. Si può agire sulle caratteristiche di contenuto e contesto del lavoro, ma anche sulle competenze individuali di reazione agli stressor che non possono essere eliminati.
Ad esempio, si possono formare i dipendenti su diverse tecniche di gestione dello stress, come la respirazione diaframmatica, il training autogeno, la mindfulness e lo yoga.
Lo yoga per ridurre gli effetti dello stress
La pratica dello yoga ha effetti benefici riconosciuti su vari esiti di salute. Infatti, ha effetti dimostrati sulla depressione, l’insonnia e diverse problematiche fisiche come il mal di schiena cronico, oltre che sul benessere generale dell’individuo.
All’interno dell’ambiente di lavoro esso può avere la funzione di costruzione e rinsaldamento delle relazioni e di miglioramento del clima e può dare un grande aiuto nella prevenzione e nella riduzione dello stress lavoro-correlato.
Cos’è lo yoga
Lo yoga rappresenta un antichissimo sistema di conoscenze derivante dalla tradizione indiana. L’obiettivo dello yoga è quello di promuovere l’unione dei diversi piani dell’esistenza umana, combinando esercizi posturali (Asana) con tecniche di respirazione (Pranayama) e meditazione (Dyana).
È inserito nelle pratiche di medicina tradizionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Esso non rappresenta né uno sport, né una religione, ma piuttosto una “filosofia di vita” che assume varie forme. Millenni di tradizioni, infatti, hanno generato migliaia di scritti e molti modi diversi di praticarlo.
Le ragioni per cui l’occidente si è aperto a questa disciplina stanno anche nella sua effettiva efficacia nel miglioramento della qualità di vita. E proprio per questo motivo trovo molto interessante parlarne.
Lo yoga è un tema particolarmente complesso perché, come abbiamo detto, non si limita ad essere una pratica, ma è una filosofia tramite la quale prendere consapevolezza di sé e connettere mente, corpo e spirito.
Perciò, in questa sede, mi rifarò alle parole di persone più preparate sul tema. Vi consiglio la visione di questo breve video del dott. Gamba:
È inoltre possibile visitare il sito della Federazione Italiana Yoga per ulteriori approfondimenti:
Programmi di yoga in azienda: sono efficaci?
La letteratura scientifica si è sovente occupata di indagare l’efficacia della pratica dello yoga nella riduzione degli stati negativi e nella promozione di un maggiore benessere nell’ambito del lavoro e delle organizzazioni, ma non sempre secondo metodologie e studi pienamente affidabili.
Nel 2019 alcuni studiosi hanno effettuato una revisione sistematica della letteratura scientifica relativa all’efficacia degli interventi di yoga in relazione ai vissuti di stress e al benessere nei luoghi di lavoro. L’articolo è stato pubblicato sulla rivista Occupational Medicine.
Per i più esperti sul tema, le tipologie di yoga indagate nei diversi studi inclusi nella revisione sono le seguenti: Kundalini yoga, Dru yoga, Hatha yoga e Vini yoga. In tutti gli studi sono state prese in considerazione le tre componenti principali: esercizi posturali, controllo del respiro e meditazione.
Questa pubblicazione rappresenta una fonte particolarmente interessante per comprendere appieno l’efficacia dello yoga, perché in essa sono stati inclusi solo studi randomizzati controllati (Randomized Controlled Trial – RCT), per un totale di 1297 partecipanti divisi in 13 studi.
Gli RCT mirano a ridurre le distorsioni durante la sperimentazione di un trattamento. I partecipanti, infatti, sono assegnati casualmente al gruppo ricevente il trattamento o a quello che non lo riceverà (il gruppo di controllo). La randomizzazione e i due gruppi a confronto consentono di determinare con una certa affidabilità gli effetti del trattamento.
N.B. ulteriori informazioni circa l’affidabilità della revisione e degli studi presi in considerazione possono essere recuperate in fondo a questo articolo, al link della pubblicazione.
I benefici
In generale, la revisione sistematica che stiamo prendendo in considerazione conferma l’efficacia di tali programmi, suggerendo un alto ritorno degli investimenti sia in termini di performance che in termini di benessere individuale e organizzativo.
Benessere individuale
Tutti gli studi inclusi confermano che lo yoga ha effetti positivi sulla persona a livello di benessere individuale, di soddisfazione per la propria vita e per se stessi.
Una persona soddisfatta può lavorare con più serenità e in modo più efficace e avrà a disposizione maggiori risorse per affrontare le fonti di stress presenti nell’ambiente di lavoro.
Stress
Gli studi revisionati confermano inoltre che le modalità di intervento sullo stress basate su pratiche yoga sono efficaci.
In tali studi, la percezione dello stress è stata misurata tramite uno strumento psicometrico, la Perceived Stress Scale (PSS). Sono stati presi in considerazione due gruppi omogenei, nei primi, quelli sperimentali, è stata misurata la percezione di stress dopo l’implementazione di un programma di yoga; mentre nei gruppi di controllo è stata misurata la stessa percezione in assenza di intervento.
La differenza tra le medie dei punteggi di stress è stata anche del 40%, con un netto miglioramento nei punteggi per i gruppi che avevano partecipato alle attività di yoga.
Come abbiamo visto, lo stress ha conseguenze organizzative molto serie. Dall’assenteismo al turnover, passando per incidenti dovuti a disattenzione, conflitti tra dipendenti, problemi disciplinari e diminuzione della performance. E anche senza guardare sempre il lato negativo della medaglia, saper gestire lo stress derivante dall’ambiente è una competenza positiva particolarmente importante, soprattutto in un mondo in continuo cambiamento e denso di stimoli.
Lo yoga non è efficace solo per la riduzione dello stress, infatti gli autori hanno riscontrato anche altri benefici: moderazione del burnout, miglioramento della qualità del sonno, riduzione di ansia e aggressività.
Burnout
Lo yoga sembra essere efficace anche per il burnout: in uno studio che ha coinvolto un gruppo di infermieri, le misure del Maslach Burnout Inventory (MBI) miglioravano a seguito di un intervento di yoga, soprattutto nell’ambito dell’esaurimento emotivo e della depersonalizzazione, due delle dimensioni del Burnout.
Per approfondimenti sulla Sindrome di Burnout consiglio di leggere questo articolo:
Ansia e aggressività
Questa pratica rende anche meno aggressivi e riduce l’ansia di stato (“passeggera”) e di tratto (caratteristica di personalità).
L’eccessiva aggressività può collegarsi ad una competitività malsana e a un peggioramento del clima relazionale. Un eccesso di ansia rende le azioni quotidiane più difficili da portare a termine e meno efficaci.
Qualità del sonno
La revisione sistematica ha rilevato effetti significativi anche sulla qualità del sonno. Tale variabile migliorava nel caso della partecipazione a programmi di yoga, rispetto ad altri interventi legati alla consapevolezza e rispetto al gruppo di controllo (no intervento).
Non ho voluto riportare i dati relativi ai risultati sperimentali per non appesantire la lettura. Tutti i dati sono disponibili a questo link:
In conclusione
La cattiva salute psicologica e l’esperienza di stress e burnout, come abbiamo detto in precedenza, sono causa di diversi problemi a livello individuale e organizzativo.
Fare qualcosa per moderare l’insorgenza di tali situazioni non solo è responsabilità dell’organizzazione, ma è anche un modo per far percepire alle proprie persone che ci si interessa a loro, stimolando l’impegno e la soddisfazione per la propria quotidianità lavorativa.
Implementare programmi che utilizzino lo yoga a questo scopo è una buona scelta, sostenuta da evidenze scientifiche oltre che da esperienze pratiche di molte organizzazioni nazionali e internazionali.