“Non può piovere per sempre” diceva Eric nel film Il Corvo. La situazione di incertezza data dalla pandemia non può dirsi ancora conclusa, ma, ora, abbiamo la consapevolezza che con ogni probabilità smetterà di piovere e tornerà il sole. Dobbiamo perciò prepararci ad entrare in una nuova fase del cambiamento.
La pandemia sta cambiando profondamente il mondo del lavoro, o meglio, ha assunto il ruolo di forza propulsiva per stimolare un cambiamento verso una maggiore digitalizzazione dei processi da un lato e una maggiore libertà del lavoratore dall’altro, temi di cui si discute da un po’ di anni.
Ora si tratta di sfruttare queste novità per trarne il massimo in termini di efficienza e di benessere individuale e organizzativo.
Lo Smart Working: simbolo del cambiamento
Il simbolo di questo cambiamento è stato, ed è tuttora, l’introduzione massiccia dello Smart Working (tecnicamente lavoro da remoto) all’interno delle imprese e delle organizzazioni.
Fine dello Smart Working semplificato
Lo Smart Working semplificato, secondo quanto previsto dal Decreto Sostegni Bis, sarà prorogato fino al 31 settembre 2021. Le aziende hanno già cominciato a fare un bilancio circa questa esperienza. Il gradimento da parte dei dipendenti nella maggior parte dei casi è stato elevato. Molti processi sono stati snelliti, sono diminuiti i costi e sono state introdotte nuove tecnologie e nuove abitudini.
Le aziende che, da ottobre, propenderanno verso l’introduzione vera e propria della modalità di lavoro agile dovranno però fare i conti con due questioni:
- gli adempimenti normativi per lo Smart Working (per un approfondimento vedi qui);
- le nuove indispensabili skill da introdurre in azienda.
Quali sono le nuove skill per lo Smart Working?
Quali skill serviranno ai collaboratori e alle aziende per fare dello Smart Working uno strumento strategico per il raggiungimento degli obiettivi organizzativi?
La commissione europea, nell’ambito del progetto REMSKA – Remote Working Skill for All – per dare risposta a questa domanda ha analizzato la ricerca scientifica e i risultati empirici relativi all’esperienza di Smart Working in 6 paesi europei, tra cui l’Italia.
Il risultante rapporto di ricerca mira a fornire prove empiriche sulla rilevanza delle competenze per lo Smart Working e a identificare i bisogni di formazione nel campo del lavoro agile.
Perché c’è bisogno di nuove skill?
Come dicevamo, è ormai evidente che la digitalizzazione sta cambiando il mondo del lavoro. Il passato ci ha mostrato che i cambiamenti nel mondo del lavoro guidati dal progresso tecnico hanno sempre avuto una massiccia influenza sulla domanda di competenze specifiche.
Sebbene sia probabile che il futuro mercato del lavoro richiederà diverse competenze digitali, insieme alle cosiddette competenze trasversali, nel 2019, secondo il Centro di ricerca della Commissione Europea, un terzo della forza lavoro dell’UE aveva nessuna o quasi nessuna competenza digitale.
Le nuove skill per lo Smart Working
Le nuove competenze richieste per lo Smart Working efficace dovranno essere acquisite da chi lavora già all’interno di un’organizzazione, per godere appieno dei vantaggi dello Smart Working sulla produttività e sul benessere individuale. Anche per chi è in cerca di lavoro queste competenze costituiscono un punto strategico per aumentare la propria employability.
Tali skill possono essere acquisite tramite percorsi di formazione che le aziende possono progettare usufruendo di numerose agevolazioni. In fondo all’articolo è possibile reperire un breve elenco di queste possibilità.
Andiamo ora a vedere quali sono le skill su cui aziende e lavoratori dovranno puntare.
Skill digitali
Le skill digitali riguardano le abilità tecnologiche e la capacità di muoversi in un ambiente digitali. Riguardano sia competenze basilari come l’utilizzo di un computer che quelle più avanzate (come le competenze di programmazione e sviluppo di software).
Competenze di comprensione delle informazioni e dei dati
Ovvero la capacità di gestire i contenuti digitali.
Skill specifiche
- Navigazione, ricerca e filtraggio di contenuti digitali
- Valutazione dei contenuti digitali
- Gestione dei contenuti digitali
Possedere queste skill significa essere in grado di cercare e raccogliere informazioni online in modo efficiente; valutare in modo critico le informazioni online ed organizzarle e archiviarle in modo efficiente.
Creazione di contenuti digitali
Riguarda la capacità di sviluppare contenuti digitali.
Skill specifiche
- Sviluppo di contenuti digitali
- Integrazione e rielaborazione di contenuti digitali
- Copyright e licenze
- Programmazione
Essere in grado di creare contenuti digitali concerne la capacità di utilizzare set di applicazioni di produttività (word, fogli di calcolo, powerpoint, ecc.); integrare informazioni e contenuti in siti web, blog, e altre piattaforme; essere in grado di attribuire i contenuti al creatore e avere capacità di programmazione (anche minime, relative alla comprensione del mondo digitale).
Sicurezza
Concerne la capacità di proteggere i dati.
Skill specifiche
- Utilizzo dispositivi di protezione
- Protezione dei dati personali e della privacy
- Tutela della salute e del benessere
Essere attenti alla sicurezza digitale significa adottare misure volte a ridurre al minimo una potenziale perdita di dati aziendali e personali riservati (utilizzando ad esempio antivirus e backup); proteggere i dispositivi e i dati dell’azienda online e i dati personali. È necessario saper identificare i rischi per la sicurezza.
Problem-solving
Riguarda la capacità di risolvere i problemi.
Skill specifiche
- Risoluzione di problemi tecnici
- Capacità di identificare bisogni e soluzioni
- Utilizzo creativo delle tecnologie digitali
- Capacità di identificare le proprie lacune nelle competenze digitali
Si tratta di saper identificare i principali problemi tecnici e saperli risolvere, oppure, sapere dove reperire supporto tecnico.
Comunicazione e collaborazione
Riguarda la capacità di utilizzare le tecnologie digitali per la comunicazione
Skill specifiche
- Interagire attraverso le tecnologie digitali
- Condividere le informazioni attraverso le tecnologie digitali
- Impegnarsi nella partecipazione alla vita comunitaria attraverso le tecnologie digitali
- Collaborare attraverso le tecnologie digitali
- Netiquette (l’etichetta del mondo di internet)
- Gestione dell’identità digitale
Si tratta di saper interagire tramite diversi strumenti di comunicazione e collaborazione mediati (e-mail, chat, videoconferenza ecc.); di essere in grado di condividere contenuti e informazioni digitali. Ma anche di conoscere il funzionamento di un computer e saper installare strumenti come webcam, microfoni e altri hardware.
Skill trasversali
Si tratta di quelle abilità che non sono legate direttamente al processamento delle informazioni, ma che si riferiscono alle caratteristiche individuali e di personalità e agli aspetti più marcatamente psicosociali ed emotivi.
Cooperazione efficace
Si tratta della capacità di interagire adeguatamente con gli altri.
Skill specifiche
- Comunicazione
- Lavoro di squadra
- Collaborazione
- Intelligenza emotiva
Si tratta in questo caso di essere capaci di trovare il tempo e gestire una conversazione informale con i colleghi; di rispondere tempestivamente ai messaggi dei colleghi; di stabilire regole chiare sulla modalità e la frequenza della comunicazione. Significa inoltre partecipare attivamente alle videoconferenze, essere in grado di lavorare in gruppo, affrontare apertamente i problemi, le emozioni. Ed essere in grado di presentarsi adeguatamente anche online (abbigliamento e background nelle videoconferenze, ad esempio).
Struttura del lavoro e attitudine al lavoro
Si tratta della capacità di mantenere una struttura lavorativa di successo e un atteggiamento positivo verso il lavoro.
Skill specifiche
- Organizzazione e pianificazione
- Gestione del tempo
- Equilibrio tra lavoro e vita privata
- Motivazione all’autonomia
- Autodisciplina
Questo è un ambito molto importante che è stato spesso posto in secondo piano e che, durante la pandemia, ha messo a dura prova la resistenza dei lavoratori agili. C’è perciò bisogno di prestarvi particolare attenzione.
Si tratta di saper pianificare il proprio lavoro: saper definire orari e luoghi di lavoro e rispettarli; tenere traccia dei progressi giornalieri e rispettare le scadenze; saper disegnare una linea tra lavoro e resto della vita; essere in grado di rilassarsi dopo il lavoro. Ma anche saper lavorare in autonomia e senza supervisione, sapersi auto motivare e concentrarsi.
Disponibilità ad abbracciare il cambiamento
Riguarda la capacità di affrontare il cambiamento con successo.
Skill specifiche
- Adattabilità
- Flessibilità
- Proattività
- Creatività
- Apertura all’innovazione
Avere questo set di competenze significa essere in grado di adattarsi positivamente ai nuovi processi e alle nuove tecnologie. Significa reagire in modo flessibile alle sfide impreviste ed essere in grado di recuperare l’equilibrio perso; essere proattivi ed evitare le circostanze problematiche (ove possibile) e reagire in modo creativo. Significa anche sviluppare idee ad alto potenziale innovativo.
Acquisire le nuove skill per lo Smart Working: opportunità e agevolazioni
L’acquisizione di queste skill risulta di fondamentale importanza, soprattutto per tutte quelle aziende che decideranno di mantenere e implementare il lavoro in Smart Working.
Fortunatamente è possibile usufruire di numerose agevolazioni per formare i propri collaboratori.